Con la classe precedente avevo
tenuto in piedi una faticosa corrispondenza con due insegnanti di Adelaide in
Australia. La fatica era dovuta al fatto che quegli insegnanti avevano degli
studenti più grandi, intenti faticosamente ad imparare l'italiano, ma
soprattutto c'era il guaio della non coincidenza del calendario scolastico.
Loro andavano in vacanza in inverno e noi al contrario. Restavano pochi mesi di
coincidenza temporale. In più c'era l'ostacolo più grave ed era il dover
corrispondere con plichi cartacei da inviare per posta aerea che nonostante il
nome non era per nulla veloce. Problemi che ora, con internet, ci fanno
sorridere.
Con la nuova classe volevo
corrispondere con qualcuno più vicino. E' stato naturale rivolgermi a Reggio
Emilia, la mia città d'origine, dove in quegli anni era assessore alla cultura
una mia cugina che non avevo perduta di
vista, la professoressa Maria Vergalli Reggi. Con sorpresa mi informò che
potevo ottenere molto di più, poiché i due comuni in quegli anni sostenevano
dei programmi chiamati “Settimane di scambio”.
Il che significava che le classi parallele si mettevano in
corrispondenza, in gemellaggio, da concludersi alla fine con una ospitalità
vicendevole di una settimana nella città
a confronto.
Ancor prima di completare le
formalità del progetto, la classe ha lavorato con questo nuovo obiettivo. Si doveva far conoscere il quartiere e la
città ai nostri nuovi amici. Bisognava imparare per poter insegnare.
Naturale poi che il nuovo giornalino
avesse titolo e forma di grande lettera collettiva, quindi, appunto
“LETTERONA”, che vede la luce in aprile 1982.
Poco dopo, il 30 maggio, si stampa il primo fascicolo straordinario di
ricerca storica dal titolo “ROMA dalle
origini all'impero. Capanne, case, caseggiati. Le merci e i commerci. Ostia
Antica e Campidoglio.”
(Pag.3 e 4
di Letterona n.1.aprile 1982)
Per questo nuovo progetto il Comune
di Roma, oltre alla dottoressa Campitelli, mette a disposizione altre
operatrici culturali, insieme, naturalmente, ai mezzi di trasporto. Ci hanno
accompagnato nel percorso culturale anche le dottoresse Anna Maria Ramieri, Paola
Manetto e il dott. Enrico Bassan.
Per questa nuova situazione cambia
la scelta delle cose da stampare nei fascicoli speciali. Si dedica maggiore spazio alla trascrizione
delle lezioni degli operatori culturali, quasi a comporre un nostro particolare
libro di testo. Accanto vi trovano pur sempre posto gli scritti spontanei dei ragazzi, sempre emotivi ed originali, a
testimonianza del profondo coinvolgimento che
nasce da questo modo di fare
scuola.