mercoledì 6 agosto 2014

La lingua, la grammatica, l'ortografia

Si vede subito, credo, che i ragazzi hanno imparato a scrivere scrivendo. Poi a leggere molti libri, a commentarli. Anche a giudicare spesso criticamente i testi propri e quelli dei compagni. Ho già raccontato delle correzioni, spiegate anche in due momenti dei giornalini. (pag. 11 di Senza paura 1978 – e pag.7 del Senza paura del 30 novembre 1977).




 Le regole della grammatica le ho riservate quasi tutte e massicciamente in quinta. L'arricchimento lessicale è venuto anche dalle poesie, dai dialoghi con gli operatori culturali con la loro indispensabile terminologia specialistica, tipo “materiale di spoglio”, “mosaico cosmatesco”, “romanico”, “barocco”, “gotico”, “rinascimentale”, “classico e neoclassico” . Nei dialoghi e nelle scenette gli stessi ragazzi hanno inserito spesso questi termini, con disinvoltura e talvolta con una certa fierezza.