In questo blog vengono messi a disposizione i lavori di due classi elementari di Roma e di una classe gemellata di Reggio Emilia. Nonostante il tempo trascorso, ma grazie alla potenzialità della rete credo che queste esperienze possano non soltanto incuriosire, ma fornire uno spunto al lavoro degli insegnanti. A loro dedico queste pagine. Augurandomi che tra tante polemiche sulla scuola venga riconosciuto il valore dei tantissimi che nell'insegnare mettono tesori di competenza e generosità
mercoledì 6 agosto 2014
La lingua, la grammatica, l'ortografia
Si vede subito, credo, che i ragazzi
hanno imparato a scrivere scrivendo. Poi a leggere molti libri, a commentarli.
Anche a giudicare spesso criticamente i testi propri e quelli dei compagni. Ho
già raccontato delle correzioni, spiegate anche in due momenti dei giornalini.
(pag. 11 di Senza paura 1978 – e pag.7 del Senza paura del 30 novembre 1977).
Le regole della grammatica le ho riservate quasi tutte e massicciamente in quinta. L'arricchimento lessicale è venuto anche dalle poesie, dai dialoghi con gli operatori culturali con la loro indispensabile terminologia specialistica, tipo “materiale di spoglio”, “mosaico cosmatesco”, “romanico”, “barocco”, “gotico”, “rinascimentale”, “classico e neoclassico” . Nei dialoghi e nelle scenette gli stessi ragazzi hanno inserito spesso questi termini, con disinvoltura e talvolta con una certa fierezza.